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mercoledì 31 marzo 2010

Rimossi i tre conduttori del TG1. L'epurazione avanza

Sono sempre più concrete le voci sulla rimozione dalla conduzione del TG1 di 3 volti storici del notiziario. si tratta di Paolo Di Giannantonio, Piero Damosso e Tiziana Ferrario.



Sembra che i tre conduttori si siano rifiutati di firmare la lettera di solitarietà per il direttore Minzolini fatta circolare fra le redazioni RAI. all'indomani delle critiche alla falsa notizia dell'assoluzione dell'avvocato David Mills nel processo per corruzione da parte di Silvio Berlusconi.



Franco Siddi, segretario Fnsi commenta così: «La notizia di una imminente rimozione dagli incarichi di conduzione del Tg1, di colleghi come Paolo Di Giannantonio, Piero Damosso e Tiziana Ferrario, rischia di configurarsi come rappresaglia piuttosto che come un normale esercizio dei poteri del direttore che il contratto tutela».



Secondo Minzolini, non c'è stata nessuna epurazione. Solo un "ricambio generazionale. Sono stati assunti -spiega il direttore- diciotto precari e per dare un segnale di cambiamento al Tg1 bisogna mostrare volti nuovi. Sono decisioni prese da tempo e i documenti, nè quelli a favore, nè quelli contro, non c'entrano assolutamente niente. Sono liturgie che non mi appartengono.

Certo, poi che loro non avessero firmato la lettera di solidarietà che circolava in RAI è una pura coincidenza.

mercoledì 17 marzo 2010

Minzolini indagato. Manca la rettifica (come al solito)



La recidività del "direttorissimo" ANgusto Minzolini è ormai conclamata.
Non solo non ha ancora rettificato la notizia dell'assoluzione di David Mills, ma nemmeno il suo editoriale sull'idagine che lo riguarda.
Nella sua autoesclusione (leggi editoriale) sull'inchiesta aperta dalla procura di Trani nei suoi confronti (e di quelli di Berlusconi e Innocenti, uno dei componenti dell'Agcom) smentisce fermamente il suo coinvolgimento nelle nelle indagini.

Peccato che 2 giorni dopo anche lui risultasse destinatario di un avviso di garanzia con l'accusa di violazione del segreto istruttorio relativo alle indagini sulle carte di credito American Express.
Sua maestà il direttorissimo aveva infatti rivelato i contenuti dell'interrogatorio cui venne sottoposto il 17 dicembre 2009, e non avrebbe dovuto secondo i magistrati.
Quindi checché ne dica l'editorialissimo del direttorissimo l'indagine c'è eccome. E visto l'abbondanza di interventi del Minzo nostro in questi ultimi mesi, sarebbe stato carino, se non altro per "il rapporto di trasparenza con gli spettatori del TG1" di cui parla lui stesso medesimo tutto intero, fare un altro bell'editoriale in cui rettificava quello precedente. Ma questa è fantascienza.

Vi ripropongo l'editorialissimo. Non quello originale, bensì quello sottotitolato in modo geniale da sarx88



Vi segnalo anche un'iniziativa di Articolo21. Sottoscrivete la lettera da inviare al presidente della Autorità di garanzia, professor Corrado Calabrò e al presidente della Rai Paolo Garimberti.

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venerdì 5 marzo 2010

L'assoluzione del giudice Minzolini, quello che resta dell'informazione italiana




Esiste un limite invalicabile che tutti abbiamo il dovere di non oltrepassare: IL RISPETTO.
Ed è proprio il rispetto per gli italiani quello che Angusto Minzolini ha dimenticato. Come tutti saprete, nell'edizione delle 13:30 del 26 Febbraio, il TG1 dava la notizia della prescrizione del commercialista inglese David Mills, parlando di assoluzione.
Inutile dilungarmi sulla differenza di significato fra ASSOLUZIONE e PRESCRIZIONE. E' sufficiente dire che nel primo caso il reato non c'è mentre nel secondo si. Punto. Non ci sono interpretazioni o analisi logiche da compiere sulla frase.
Ma per Minzolini evidentemente la differenza non è così netta tanto che, grazie al suo infinito servilismo, riesce a cogliere sfumature di significato che i normodotati (cerebralmente parlando) non colgono.
Peccato che questo eccesso di estro e di fantasia, sia una reale mancanza di rispetto per l'intelletto degli italiani. Una chiarissima manipolazione della realtà col fine ultimo di ingannare i 6 milioni di spettatori che guardano ancora il suo TG.
Nel complesso, il servizio della giornalista Ida Peritore è corretto, parla di prescrizione, di corruzione in atti giudiziari e del risarcimento che Mills deve elargire a Palazzo Chigi.
Ma l'intenzione del Minzo è subdola: lasciare il servizio così com'è inserendo nel titolo e nel lancio del pezzo (che arrivano direttamente al telespettatore senza bisogno dell'attenzione necessaria ad ascoltare un normale servizio) la parolina magica "assoluzione".
E stiamo parlando del servizio pubblico, quello che paghiamo coi nostri soldi, non dimentichiamolo.
Usigrai, l'Unione Sindacale dei Giornalisti Rai, chiede una rettifica. Eccola (!)




Poi così tanto per non farci mancare nulla, ecco un'altra perla del Minzo nostro...

Video realizzato col prezioso lavoro di Trarco

PS. Vi consiglio di seguire il gruppo FB "La dignità dei giornalisti e il rispetto dei cittadini"

mercoledì 3 marzo 2010

Censura Rai: protesta pure Vespa

A protestare davanti alla sede RAI di via Teulada 66 a Roma, martedì c'erano davvero tutti. Floris, Santoro, la Annunziata e perfino Vespa. E ripeto: A PROTESTARE.
Si signori e signore, pure Bruno Vespa è sceso in piazza a manifestare. A questo punto si può dire con certezza che in Italia stia succedendo qualcosa che non si era mai visto: un servo che protesta, in mezzo ad una valanga di fischi, ma almeno protestava.
Come sapete il Consiglio di amministrazione RAI ha deliberato la chiusura di quattro programmi di approfondimento: Annozero, Ballarò, Porta a Porta e L'Ultima Parola. Perché? In rispetto delle regole di par condicio. Mi pare superfluo sottolineare che le norme sulla parcondicio sono in vigore dal 2001 e che mai, finora, si è assistito alla chiusura dei programmi televisivi di approfondimento. Sembra dunque evidente, a questo punto, l'influenza dei poteri politici. La decisione del CdA dimostra infatti l'incapacità di gestire le pressioni politiche tanto da decidere, piuttosto che fare danni, di censurare. Una decisione lesiva, non solo per la libertà di stampa e il diritto di essere informati ma anche per le casse dell'azienda in quanto verrebbero meno gli introiti economici delle pubblicità all'interno delle stesse trasmissioni.

Si tratta di una profonda mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini che, privati dei talk show di approfondimento, non potranno più essere informati. Ad aggravare il tutto poi, si aggiunge che come unica fonte di notizie restano i TG e, visto "l'errore" che ha voluto Mills ASSOLTO e non PRESCRITTO, è preoccupante.

Giulietti presidente di Art.21 ha annunciato una campagna dal titolo, 'Fai impazzire il censore': "chiederemo a tutte le radio, tv, siti, blog, di ospitare i conduttori e gli autori dei programmi soppressi per rompere l'oscuramento e dare via ad una serata congiunta dedicata alla Costituzione".
E Santoro ha rincarato la dose: "il 25 marzo andrò in onda. Sarà il nostro Primo maggio. Uno sciopero bianco sulla libertaà di espressione, saremo in una piazza di una città italiana e sarà una trasmissione straordinaria" e anche se non potrà andare in onda sulla Rai, potrà essere diffusa da blog, piattaforme, socialnetworks e da chiunque lo voglia.

Lascio spazio alla playlist dell'amica certosina Ladygroove

FIRMATE L'APPELLO DI ARTICOLO 21