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lunedì 1 giugno 2009

"Cento veline", l'infinita soap di Berlusconi e Lario

Presto sui vostri schermi (del PC, perché la tv è troppo impegnata con l'aereo scomparso nell'Oceano) la soap più avvincente che abbiate mai visto. Meglio di Vivere, più intricata di Beautiful, più cult di Milagros. Signori e signore...

Cento Veline

Per chi avesse perso qualcosa, vi offro il riassunto delle puntate precedenti:

Il protagonista di questa storia è il buon Silvio, un imprenditore e un editore un po' attentampato, ma ben voluto da tutti. La tipica brava persona che si incontra alla Standa a fare la spesa con tutta la famiglia.
Una grande multinazionale editoriale, capeggiata da un uomo senza scrupoli dal nome De Benedetti, sta conducendo una campagna indegna e carica di colpi bassi, nei confronti di Silvio che da solo non riesce più a tener testa alle continue incursioni nel suo lavoro e nella sua vita privata.
L'intento del perfido De Benedetti è quello di screditare Silvio e di liberarsi di lui, in quanto ostacolo alla sua ascesa al potere editoriale.
Riesce, con l'inganno, a convincere la moglie di Silvio, Veronica, a chiedere il divorzio convincendola di essere stata tradita con delle minorenni, fra le quali la piccola Noemi.
Silvio tenta di reagire, chiedendo al suo amico Bruno che si occupa di una piccola tv locale, di poter raccontare i fatti, nella speranza che Veronica capisca e ritorni sui suoi passi.
Ma De Benedetti non molla e aiutato da un suo socio continua la sua lotta impari contro Silvio.
Corrompe un giovane, un semplicione di nome Gino, per fargli dire che è vero che Silvio si vedeva con Noemi, le faceva regali, la chiamava al cellulare, la invitava con delle altre minorenni alle feste organizzate nella sua villa.
Poi, non contento, paga anche la zia di Noemi, perché confermi il tutto.
Ma
Stefano, un giovane e promettente reporter da sempre impegnato contro i sopprusi e gli abusi di potere, scopre tutti questi tentativi e decide di opporvisi.
Chiede quindi aiuto alla giovane Laura, una biondissima ragazza, pura e con sani principi, che tenta, con l'intelligenza, di sfondare nel perfido mondo dello showbiz. Sa che attorno a lei ci sono solo persone cattive e disoneste che cercheranno di corromperla e di farle rinunciare ai suoi valori di donna, ma lei, forte e determinata si oppone agli abusi.
L'intento è quello di screditare il gruppo De Benedetti e di svelare al mondo di che pasta è fatto il perfido editore.
Decidono di contattare due reporter de
"L'Espresso", uno dei giornali del gruppo, per far loro credere che anche lei avesse preso parte ad uno dei festini di Silvio.
I due reporter abboccano subito e tentano di corrompere la piccola Laura, offrendo 50 mila euro in cambio di un'intervista. E questo non si fa assolutamente per l'etica giornalistica.
Finalmente Stefano potrà dimostrare la disonestà di De Benedetti.
Appena concluso l'incontro, Stefano e Laura corrono da Mario, direttore di un piccolo quotidiano chiamato il Giornale, che decide di aiutarli in questa impresa.
Così pubblicano subito le prove che i due giornalisti senza etica, Alessandro e Marco, hanno offerto soldi alla giovane.
Inutili i tentativi dei due reporter di smentire l'accusa di Stefano. Nemmeno col maldestro tentativo di diffondere l'audio della conversazione col capo dell'agenzia per la quale lavora Laura è servito a nulla. Quindi il perfido De Benedetti decide di andare per vie legali nei confronti di Mario e lo attacca ferocemente:
«sul vostro giornale avete scritto che abbiamo offerto "50 mila euro per raccontare tutti i dettagli piccanti, piccantissimi, privati, privatissimi, che riguardano Berlusconi e la sua privacy", noi non abbiamo offerto proprio nulla».
Ma il direttore de Il Giornale, forte della sua onestà e della verità in suo possesso non demorde: Mario sa di avere fra le mani la verità induscussa e sa che alla fine sarà la giustizia a vincere. Lui è un furbo e l'asso nella manica se lo tiene per il giro finale. Si gioca d'astuzia, e alle accuse di De Benedetti Mario risponde: "Noi, infatti, non abbiamo mai scritto che loro offrivano soldi per intervistarla. Abbiamo Scritto che offrivano soldi per avere prove". Inutile che Alessandro cerchi di prendre in giro Il Giornale.
Mario è un reporter serio, scrive solo la verità, non pettegolezzi per accusare ingiustamente i nemici. Ed è per questo che messo alle strette si è trovato costretto a raccontare che Veronica ha l'amante e che Silvio è solo una vittima.

Riusciranno alla fine Laura, Mario e Stefano a difendere il buon Silvio? E Veronica dirà la verità sul suo tradimento? E Noemi, il piccolo capro ispiatorio, riuscirà a dimostrare la propria innocenza? E silvio? Uscirà indenne da questo complotto?

Non perdetevi le prossime puntate.

bed

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