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martedì 2 giugno 2009

Apicella vola sull'ereo di stato. Peculato? Naaaah tutto normale




Piove sempre sul bagnato...e una volta si diceva pure "Piove. Governo ladro".
Mai parole furono più attuali coi tempi che corrono.
Tecnicamente si chiama peculato. La Treccani lo definisce così: "delitto del pubblico ufficiale o dell’incaricato di pubblico servizio che si appropria di denaro o altra cosa mobile di cui abbia il possesso o la disponibilità in ragione del suo ufficio o servizio". Per l'artico 314 del Codice Penale, si applica la pena della reclusione da sei mesi a tre anni quando il colpevole ha agito al solo scopo di fare uso momentaneo della cosa, e questa, dopo l'uso momentaneo, è stata immediatamente restituita.
Certo restituire così a mano un Piaggio P180 rischia di diventare un po' impegnativo, lo capisco.
Per chi ancora ignora la natura dell'immagine di apertura, si tratta del giullare Mariano Apicella, il menestrello che allieta le serate berlusconiane e che scende allegramente dall'aereo marchiato Repubblica Italiana.
Ora per carità, è usanza che i politici usino i mezzi pagati da noi per i loro spostamenti, Mastella e Rutelli docent, quindi voglio dire, che sarà mai se lo fa pure Berlusconi. Così fan tutti no?
Qualche dato, tanto per girare il dito nella piaga:
Nel 2005 i voli di Stato ci sono costati 51 milioni di euro (alcuni sparano pure più alto: 65 milioni per un totale di 37 ore di viaggio al giorno), nel 2007, siamo scesi a soli 28 milioni. Menomale, mi stavo già agitando troppo.
Quindi, infondo siamo andati al risparmio tutto sommato dai.
Intanto la
Procura di Roma ha aperto un fascicolo contro ignoti. Il che è molto divertente. Ovviamente, da Palazzo Chigi si alzano grandi voci: ''Il premier Berlusconi ha agito in piena legittimità''. Ovvio, dimostrate il contrario. Tra le prime iniziative delle indagini, l'acquisizione della normativa che indica le modalità per l'uso di questi voli e stabilisce chi ne può usufruire.

Per essere un po' interattivi, vi posto alcuni estratti della direttiva per l'utilizzo dei trasporti sugli aerei di Stato che il Consiglio dei Ministri ha varato il 25 luglio 2008, così possiamo tutti insieme indagare anche noi con la Procura.
Art. 1
Comma I.
Il trasporto aereo di Stato corrisponde alla finalita' di conferire certezza nei tempi e celerita' nei trasferimenti delle Autorità per consentire alle stesse di attendere piu' efficacemente e compiutamente allo svolgimento dei propri compiti istituzionali, ovvero ad assicurare loro un adeguato livello di tutela o il trattamento protocollare connesso al rango rivestito.

E non mi risulta che Apicella abbia dei compiti istituzionali ai quali adempiere.


Comma III
.
Il trasporto aereo di Stato e' disposto, per le finalita' di cui al comma 1, in favore delle seguenti Autorita':
a) Presidente della Repubblica;
b) Presidenti del Senato della Repubblica e della Camera dei
Deputati;
c) Presidente del Consiglio dei Ministri;
d) Presidente della Corte costituzionale;
e) ex Presidenti della Repubblica.

E non mi risulta che Apicella ricopra una delle cariche elencate.


Art. 4
Comma I
Altre forme di intervento possono riguardare cittadini italiani, dimoranti nel territorio della Repubblica o all'estero, quando sussistano condizioni di grave disagio connesse a situazioni di
malattia o calamita' oppure altri soggetti qualora contingenti ragioni connesse al ruolo svolto dall'Italia nell'ambito delle Organizzazioni Internazionali e alla cura degli interessi nazionali
ne rendano necessaria la concessione per l'assenza di altre modalita' di trasporto, pubblico o privato, idonee a soddisfare l'esigenza.

E Apicella cittadino italiano ci sarebbe pure, quello che non mi risulta sono le condizioni di gravi disagio, di calamità o il suo ruolo nell'ambito delle Organizzazioni Internazionali. Oddio ma non è che Apicella abbia una malattia incurabile e per fargli passare felici i suoi ultimi giorni lo mandano in giro a darsi da fare per le organizzazioni internazionali? No perché si spiegherebbero un sacco di cose.

Art. 6
Comma I
Il trasporto aereo di Stato e', in ogni caso, concesso secondo criteri di economicita' e di impiego razionale delle risorse, previa rigorosa valutazione dell'impossibilita', dell'inopportunita' o della
non convenienza di ricorrere ad altri mezzi di trasporto [...]

E certo, coi prezzi dell'Alitalia lo credo che conviene di più prendere l'aereo di Stato.

Insomma niente pare rendere lecita la presenza di Mariano Apicella su quell'aereo. Però in Italia va così più non puoi fare una cosa più la si fa. Alcuni lo chiamerebbero il gusto del proibito. Io lo chiamerei semplicemete il cattivo gusto. Punti di vista.

2 commenti:

  1. Ma sicuramentela solerzia nel presentare la legge sul peculato è encomiabile ma dal momento che Apicella non ha viaggiato solo con quell'aereo. Cioè l'aereo non è andato a prendere lui appositamente, ma ha volotao con presidente Berlusconi, mi chiedo dove sta il peculato. L'aereo è stato utilizzato evidentemente da Silvio Berlusvìconi e aveva ospiti a bordo ...allora? Dovrebbe viaggiare da solo altrimenti commette reato? Ma siamo seri!

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  2. Dovrebbe viaggiare SOLO per (e cito): "conferire certezza nei tempi e celerita' nei trasferimenti delle Autorità per consentire alle stesse di attendere piu' efficacemente e compiutamente allo svolgimento dei

    propri compiti istituzionali,

    ovvero ad assicurare loro un adeguato livello di tutela o il trattamento protocollare connesso al rango rivestito". Il reato c'è eccome! Quali sono i compiti istituzionali ai quali il premier (ammesso che sia lui) starebbe assolvendo assieme ad Apicella?

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